PER UNA FOTOGRAFIA CONSAPEVOLE


A distanza di 170 anni dall'annuncio ufficiale della sua invenzione, la fotografia continua ad accompagnare l'umanità con una varietà di applicazioni che pare non conoscere limiti. Dai primi modelli di fotocamera pesanti e difficili da maneggiare si è arrivati a fotografare usando un cellulare e ulteriori novità ci attendono. Attualmente poi, la pratica della fotografia coinvolge in vario modo sempre più persone che grazie a Internet possono anche pubblicare e diffondere ogni giorno nei vari siti le loro fotografie.

A fronte di una così forte espansione sociale della fotografia non esiste in Italia una riflessione altrettanto ampia sulle sue molteplici potenzialità culturali. Le riviste di settore continuano a veicolare in massima parte contenuti orientati al consumismo tecnologico; la saggistica specifica si occupa di questioni estremamente sofisticate e destinate ad un pubblico ristrettissimo di cultori; le istituzioni pubbliche operano in modo sporadico ed autoreferenziale; l'ambiente dell'arte contemporanea si limita ad inglobare quanto di fotografico riconosce come omogeneo al proprio percorso teorico ed economico.

Nella "terra di nessuno" della pratica fotografica si è inteso intervenire con l'Osservatorio Gualino. L'idea di fondo è quella di costituire una sorta di punto avanzato di elaborazione culturale, come fosse una piccola base scientifica allestita in terre inesplorate, utilizzando inizialmente come aree di attività espositiva e didattica le strutture di Villa Gualino. Un vero e proprio laboratorio quindi, dal quale partire per approfondire la conoscenza del territorio della fotografia e coinvolgere quanti fotografano nell'evoluzione del loro pensiero su ciò che fanno.


Luigi Walker
Torino, 7 marzo 2009

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